In seguito il Consiglio ordinava, il vicario approvava di consumare parte della cera e parte di venderla in vantaggio delle due chiese. Alla festa di Santa Margherita accorreva di fuori uno straordinario numero di devoti; per cui veniva sempre deliberato dal Consiglio sul modo di custodire la città ed ordinare guardie straordinarie. I foresi maschi erano ricoverati dai cittadini, le donne nelle chiese e per i loro giacigli nelle case e nelle chiese il Comune provvedeva 20 some di paglia, oltre a some 25 di legna minuta da donare ai foresi che ne domandassero.
...”Erano particolarmente solennizzate le feste di San Marco e di Santa Margherita. Pochi giorni prima che ricorressero, il Consiglio dei Cento deliberava sul modo di celebrarle. Tre bonomini eletti dal Vicario fissavano il peso della cera, dovuta presentare dalle arti e dalle ville: ogni masserizia rurale pagava 6 denari per l'oblazione a San Marco e a 4 per Santa Margherita. Queste offerte obbligatorie erano ricevute e sorvegliate da altri tre bonomini; multati in 20 soldi, come oblatori, se la cera presentata ed accettata era deficiente sul peso stabilito.