La balista greca
I Greci fecero ampio uso di macchine simili, denominate baliste, strumenti da guerra che appaiono essere i precursori della balestra medioevale. Alessandro Magno, per altro, le utilizzò sistematicamente durante le sue campagne (336-323 a.C.). La balista greca era costituita da un asse-telaio ben solido, sulla cui parte anteriore era situato, dentro una cassa aperta, il sistema propulsore. Quest'ultimo era composto da un arco in legno a due bracci separati, bloccati alla cassa da due matasse di corde: l'arco veniva teso mediante l'azione di un verricello a mano che, agganciando la corda, la traeva indietro fino al punto di caricamento. Uno strumento di questo tipo era in grado di lanciare con effetti devastanti un dardo di 500 grammi ad una distanza superiore ai 400 metri.